Massoterapia

 

Il termine massoterapia include molte tecniche, ed il tipo di massaggio usato dipende solitamente dal bisogno e dalle condizioni fisiche di ognuno. In generale il massaggio lavora sul muscolo e sui tessuti molli in generale con l’obiettivo di avere un miglioramento della sintomatologia e una sensazione di benessere.

Fin dall’antichità è sempre stato usato in associazione anche ad unguenti ed erbe per curare anche da infezioni e lesioni. Se eseguito correttamente, può essere molto efficace nel trattamento delle affezioni muscolo scheletriche.

Si usa principalmente per migliorare la circolazione, promuovere il rilassamento dei muscoli, contribuire a “sciogliere” il tessuto cicatriziale ed allungare i muscoli e la fascia in tensione. Studi scientifici hanno visto come tecniche di massaggio a pressione moderata possano inoltre aumentare l’attività vagale e diminuire i livelli di cortisolo, diminuendo quindi ansia, frequenza cardiaca ed episodi di depressione. Si è visto infatti tramite immagini di risonanza magnetica funzionale che massaggiare con pressioni moderate crea un’attivazione di quelle aree coinvolte nella gestione dello stress e delle emozioni come l’amigdala, l’ipotolamo,la corteccia cingolata anteriore (Field T.,2014).

Non vi è alcuna routine fissa per un trattamento di massaggio, e può essere eseguito soltanto su una o due parti, non necessariamente su tutto il corpo. La tecnica impiegata, l’area di applicazione, la direzione e la durata del massaggio, si dovrebbero conformare alla disfunzione del tessuto molle, alla tolleranza del paziente e all’obiettivo da raggiungere.

Il massaggio è appropriato anche quando si intende ridurre un edema eccessivo che limiti il movimento (vedi anche linfodrenaggio). Generalmente si osserva la formazione di gonfiore in area distale dopo un intervento chirurgico, un trauma, un prolungato periodo di posizione declive o inattività.

La massoterapia sembra abbia poche controindicazioni se eseguite da un operatore certificato. Tuttavia alcune condizioni patologiche possono controindicare il trattamento.